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Il preparato 501 o cornosilice

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nebulizzazione del preparato 501 in vigna

Il preparato 501 o cornosilice

Il preparato 501, o cornosilice, è un preparato biodinamico formato da quarzo (cristallo di rocca), feldspato od ortoclasio (SiO2) finemente tritato  e miscelato con acqua di fonte fino a farlo divenire una pappetta  ed inserito  poi in un corno di mucca. Viene interrato da Pasqua ed estratto a fine ottobre – inizio novembre, si presenta quando si dissotterra e si svuota il corno, il 501 si presenta come una bianca polvere finissima.

Costituisce il secondo strumento fondamentale dell’agricoltura biodinamica dopo il preparato 500. La Silice costituisce la sostanza della crosta terrestre più abbondante: ne costituisce il 60%, mentre l’ossigeno si attesta intorno al 45%. Le piante in generale sono piuttosto avide di silice. Il Quarzo bianco è il minerale di silice più puro e quindi adatto per allestire un preparato che possa distribuire sulle piante le qualità della silice. Attraverso questo preparato vengono concentrate e potenziate le forze luminose proprie della silice. Tale concentrazione ha un effetto notevole sulle piante sia erbacee che arboree: potremmo dire che le avvolge di luce e quindi stimola tutto quello che la luce provoca nella fisiologia vegetale e quindi in modi diversi a seconda della fase fenologica della pianta.

Il preparato 501, o cornosilice viene usato per migliorare tutto quello che ha a che fare con le qualità organolettiche e nutritive dei prodotti agricoli. È importante per regolare l’eventuale scarsità di luce delle zone di pianura o male esposte. Per contrastare gli eccessi delle forze di umidità che portano parassiti e decomposizione. Nella rigenerazione delle sementi rafforza il polo nutrizionale, quello della qualità dei frutti e delle parti che interessano il consumo umano e animale. La qualità dei foraggi diviene nettamente migliore. Le piante cresciute all’ombra e irrorate con preparato 501 si comportano come quelle cresciute in piena luce.

Il 501 si prepara frantumando, triturando e setacciando cristalli di quarzo bianco con mortaio lastra di cristallo pesante e setaccio e in seguito la polvere finissima che se ne ottiene viene inumidita a fare un pastone e inserite in corna di mucca e messe sottoterra, da Pasqua a fine aprile fino all’autunno. Dopo aver dissotterrato le corna si preleva la polvere bianca della silice e si conserva alla luce pronta ad ogni uso. A inizio maggio l’ho mescolata all’acqua a temperatura ambiente dinamizzandola per circa un’ora a mano in un contenitore di forma cilindrica che permette il formarsi di un profondo vertice, e l’ho quindi distribuita nebulizzandola finemente sulle piante. Il momento in cui si distribuisce varia a seconda degli obiettivi che abbiamo. Quando l’intenzione è quella di potenziare la crescita e la fruttificazione deve essere spruzzato al mattino presto; verso l’epoca della maturazione, quando le piante stanno appassendo e devono sviluppare ottime capacità di immagazzinamento, il periodo ideale è il tardo pomeriggio.

 

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1 Comment

  • Lido Vannucchi

    Ottimo articolo, ben scritto, e immensi vini naturali.

    Novembre 14, 2020 at 11:21 am

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